I Power Purchase Agreement (PPA), in italiano “accordi di acquisto di energia”, sono contratti a lungo termine per la fornitura di energia elettrica.
In genere vengono stipulati tra un produttore di energia (spesso da fonte rinnovabile) e un consumatore finale, tipicamente un’azienda con elevati fabbisogni energetici.
Ma qual è il significato di PPA e perché stanno diventando così importanti nel settore energetico?
In questo articolo offriremo una guida completa sui PPA rivolta alle aziende, spiegando la definizione , ilfunzionamento,gli aspetti economici e normativi, includendo i casi particolari di PPA fotovoltaico e Virtual PPA.
L’obiettivo è comprendere come questi accordi possano aiutare le imprese a ottenere energia a costo stabile, sostenere investimenti in impianti rinnovabili e rispettare le normative vigenti.

Cos’è un PPA? Significato e definizione
Un PPA (Power Purchase Agreement) è essenzialmente un contratto di fornitura di energia elettrica a lungo termine. “Lungo termine” significa che la durata del contratto è tipicamente di molti anni (spesso 10-20 anni).
In un PPA tradizionale, un produttore di energia si impegna a vendere a un acquirente una certa quantità di elettricità a un prezzo concordato, per la durata prevista. Il termine PPA indica proprio questi accordi nel contesto del mercato energetico.
In parole semplici, con un PPA un’azienda acquirente si assicura un approvvigionamento di energia dedicato, spesso proveniente da un impianto specifico (ad esempio un parco fotovoltaico o eolico), a condizioni economiche fissate in anticipo.
Il significato di PPA per un’azienda è quindi la possibilità di acquistare energia in modo stabile e pianificato, al di fuori dei tradizionali contratti di fornitura a breve termine.
Dal punto di vista del produttore (ad esempio lo sviluppatore di un impianto rinnovabile), il PPA garantisce una domanda certa per l’energia prodotta e ricavi stabili su cui basare il finanziamento dell’impianto.
Va evidenziato che “PPA” è un termine generico: può riferirsi a diversi tipi di accordi di compravendita energetica.
Quello descritto finora è il Corporate PPA fisico, in cui l’energia elettrica viene effettivamente consegnata all’acquirente.
Esistono però varianti come i PPA virtuali, di cui parleremo più avanti, in cui l’accordo ha natura finanziaria.
In ogni caso, il PPA ha come significato principale quello di stabilire per contratto le condizioni di prezzo, quantità e durata per la fornitura di energia tra due parti, riducendo l’incertezza del mercato per entrambi.
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Come funziona un PPA nel mercato dell’energia
Nel mercato dell’energia, i PPA funzionano come strumenti di approvvigionamento energetico diretto.
In un PPA tradizionale (fisico), il produttore immette l’energia elettrica prodotta nella rete e questa viene consegnata all’acquirente attraverso il mercato elettrico o un fornitore intermediario.
Infatti, nella pratica un’azienda acquirente spesso continua ad avere un venditore di energia (utility o trader) come intermediario tecnico: quest’ultimo si occupa di gestire il trasporto e il bilanciamento della fornitura in rete (dispacciamento) e di certificare l’origine rinnovabile dell’energia tramite le Garanzie d’Origine.
Dal punto di vista contrattuale, però, i termini economici (prezzo per kWh, quantità annua, durata) sono quelli stabiliti dal PPA tra produttore e consumatore.
Ecco in sintesi come funziona un PPA passo per passo in uno scenario tipico:
- Accordo di prezzo e quantità: le due parti stabiliscono un prezzo fisso (o una formula di prezzo) per l’energia e una quantità di energia annuale fornita. Ad esempio, un’azienda può accordarsi per acquistare 50 GWh all’anno a un prezzo di X € per MWh per 15 anni.
- Produzione e immissione in rete: il produttore (es. un parco fotovoltaico) produce l’energia e la immette nella rete elettrica nazionale.
- Consegna all’acquirente: attraverso il meccanismo del mercato elettrico, quell’energia immessa viene “attribuita” all’azienda acquirente. In pratica l’azienda preleva dalla rete l’energia di cui ha bisogno e il volume coperto dal PPA le viene fatturato al prezzo fisso contrattato invece che ai prezzi di mercato. Il coordinamento tecnico avviene spesso tramite un trader o fornitore che opera per conto delle parti.
- Regolazioni e penali: il PPA include clausole su cosa accade se il produttore non fornisce l’energia pattuita (ad esempio per carenze produttive) o se l’acquirente non ritira tutta l’energia. Spesso sono previste penali o aggiustamenti. Inoltre, può essere contemplato cosa fare con l’energia eccedente o non utilizzata (rivendita sul mercato spot, ecc.).
Attraverso questo funzionamento, il PPA lega economicamente le due parti: il produttore ha la sicurezza di vendere l’energia prodotta in futuro a un prezzo noto, mentre l’acquirente ottiene una fornitura di energia dedicata a prezzo stabile.
È importante notare che i PPA sono accordi flessibili: possono essere personalizzati in base alle esigenze (ad esempio indicizzazione parziale del prezzo all’inflazione, opzioni di estensione contrattuale, ecc.).
Inoltre, questi contratti si basano su rapporti di fiducia e solidità finanziaria reciproca: spesso l’azienda acquirente deve dimostrare affidabilità creditizia, e il produttore deve garantire capacità produttiva e magari fornire garanzie di adempimento.

Vantaggi economici dei PPA per le aziende
Per le aziende, sottoscrivere un PPA comporta diversi vantaggi economici e strategici.
Di seguito elenchiamo i principali benefici dal punto di vista dell’acquirente aziendale:
- Prezzi dell’energia stabili nel lungo termine: Il vantaggio più evidente è la stabilizzazione del costo dell’energia. Con un PPA, l’azienda blocca un prezzo fisso (o comunque predeterminato) per la fornitura elettrica per molti anni. Ciò significa proteggersi da eventuali aumenti futuri dei prezzi dell’elettricità sul mercato. In periodi di forte volatilità o rialzo dei prezzi energetici, chi ha un PPA a prezzo fisso evita costi extra, beneficiando di una sorta di polizza contro i rincari.
- Protezione dalla volatilità del mercato energetico: Oltre alla stabilità di prezzo, un PPA riduce l’incertezza legata alla volatilità. I mercati elettrici possono subire oscillazioni significative (pensiamo alla variabilità del prezzo dell’energia all’ingrosso legata a fattori geopolitici, costo delle materie prime, domanda stagionale, ecc.). Con un PPA a lungo termine, l’azienda può prevedere con precisione una buona parte dei propri costi energetici in bolletta, facendo hedging (copertura) contro la volatilità. Questo facilita la gestione finanziaria e protegge i margini operativi dell’impresa.
- Nessun investimento proprio in impianti energetici per l’azienda: Stipulando un contratto PPA, il produttore costruisce ed investe nell’impianto riducendo così il rischio e l’impegno economico dell’azienda cliente.
- Supporto alla sostenibilità aziendale e reputazione “green”: Molti PPA, in particolare quelli stipulati oggigiorno, riguardano energia da fonti rinnovabili (come impianti eolici o fotovoltaici). Acquistare energia rinnovabile tramite un PPA consente all’azienda di raggiungere obiettivi di sostenibilità (riducendo l’impronta carbonica legata ai consumi energetici) e migliorare la propria reputazione “green”. Dal punto di vista economico, questo può tradursi in vantaggi indiretti: il marketing ambientale e il rispetto di standard ESG possono rafforzare il brand, attrarre investitori attenti alla sostenibilità e talvolta accedere a incentivi o certificazioni riservate a chi usa energia rinnovabile.
- Pianificazione del budget semplificata e investimenti facilitati: Sapere in anticipo quanto costerà parte dell’energia per i prossimi 10-15 anni permette una pianificazione finanziaria molto più accurata. L’azienda può impostare il proprio budget energetico a lungo termine con certezza, riducendo il rischio di spese impreviste. Inoltre, con costi energetici certi e spesso competitivi, un’azienda può valutare investimenti produttivi sapendo di avere costi operativi sotto controllo. In alcuni casi, l’accesso a un PPA può persino rendere più bancabili (finanziabili) progetti interni di efficienza energetica o di autoproduzione, perché il PPA garantisce la disponibilità di energia a prezzo contenuto e stabile come base delle operazioni.
Va aggiunto che anche dal lato del produttore di energia esistono benefici economici importanti (garantirsi entrate stabili, facilitare il finanziamento dell’impianto, ecc.), ma in questo articolo ci focalizziamo sul punto di vista aziendale (acquirente).
In sintesi, un PPA ben negoziato rappresenta un vantaggio win-win: l’azienda ha costi dell’energia prevedibili e spesso inferiori ai prezzi di mercato futuri, mentre il produttore può realizzare l’investimento in un nuovo impianto grazie alla certezza di vendita dell’energia.

Aspetti normativi dei PPA
I Power Purchase Agreement sono contratti di natura privatistica, ma si inseriscono in un contesto regolato dal punto di vista del mercato elettrico. Ci sono aspetti normativi e legali importanti che le aziende devono considerare quando valutano un PPA, specialmente in Italia. Vediamone alcuni:
- Direttive europee e recepimento italiano: A livello europeo, la promozione dei contratti a lungo termine per l’energia rinnovabile (come i PPA) è incoraggiata dalla normativa UE. In particolare, la Direttiva UE 2018/2001 (detta RED II) ha invitato gli Stati membri a rimuovere le barriere ai PPA per facilitare la transizione energetica. L’Italia ha recepito questa direttiva con il D.Lgs. 8 novembre 2021 n.199, che tra le varie misure ha riconosciuto e favorito i contratti di lunga durata per la vendita di energia rinnovabile. Questo decreto legislativo ha posto le basi normative per i PPA nel nostro paese, definendo ad esempio obblighi di registrazione e principi per accordi fuori dai meccanismi regolati.
- Ruolo del GSE/GME e registrazione dei contratti: In Italia, il Gestore dei Mercati Energetici (GME) ha istituito una piattaforma chiamata Bacheca PPA dedicata ai contratti di lungo termine da fonti rinnovabili. Si tratta di un luogo (virtuale) dove produttori e acquirenti possono manifestare interesse e pubblicare annunci anonimi di acquisto/vendita di energia in PPA, facilitando l’incontro tra domanda e offerta. Inoltre, la normativa prevede l’obbligo di registrazione dei PPA di energia rinnovabile stipulati al di fuori di questa piattaforma: ciò serve a dare trasparenza al mercato e monitorare lo sviluppo di questi contratti. In pratica, dopo aver firmato un PPA, le parti devono comunicarlo al GME tramite la Bacheca PPA (comparto “registrazione contratti”). Questo adempimento burocratico tutela entrambe le parti e consente alle autorità di vigilare sul rispetto degli obiettivi di energia rinnovabile.
- Garanzie d’origine e adempimenti contrattuali: Dal punto di vista normativo, se il PPA riguarda energia rinnovabile, è fondamentale gestire le Garanzie d’Origine (GO). Le GO sono i certificati ufficiali che attestano l’origine rinnovabile dell’energia prodotta e immessa in rete. Nel contesto di un PPA, il produttore deve trasferire all’acquirente le Garanzie d’Origine relative all’energia fornita, così che l’azienda possa dimostrare di usare energia verde. Questo passaggio è regolato dal GSE (Gestore Servizi Energetici) che emette e gestisce tali certificati. Sul piano contrattuale, nel PPA vanno dunque previste clausole per il trasferimento delle GO insieme all’energia. Altri aspetti legali da definire contrattualmente includono: le condizioni di forza maggiore, le penali per inadempimento, le modalità di risoluzione anticipata e le eventuali assicurazioni o garanzie finanziarie a tutela del contratto. È consigliabile che le aziende si avvalgano di consulenza legale specializzata in fase di negoziazione di un PPA, data la complessità di questi accordi.
- Meccanismi di garanzia statali e incentivi indiretti: Pur non essendo incentivi diretti, esistono iniziative normative per mitigare il rischio finanziario associato ai PPA. Ad esempio, si discute della creazione di un fondo di garanzia pubblico che possa offrire coperture o assicurazioni per i contratti PPA, rendendo più sicuri i pagamenti al produttore anche in caso di default dell’acquirente (o viceversa). Questo tipo di garanzie statali, ancora in fase di sviluppo, mira ad aumentare la fiducia degli operatori e delle banche nei PPA, così da sbloccare più investimenti in nuovi impianti rinnovabili. Inoltre, le aziende che sottoscrivono PPA per energia rinnovabile possono indirettamente beneficiare di politiche ambientali: ad esempio, in futuro potrebbero ricevere riconoscimenti nelle gare pubbliche o vantaggi reputazionali nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, dato che contribuiscono agli obiettivi nazionali di energia pulita. Dal punto di vista fiscale, al momento non ci sono agevolazioni specifiche legate ai PPA, ma utilizzare energia rinnovabile può aiutare ad evitare costi legati alle emissioni (come l’acquisto di crediti di carbonio per chi è soggetto a sistemi di scambio quote di CO2).
In sintesi, i PPA operano in un quadro normativo in evoluzione. È importante per le aziende tenersi aggiornate sulle leggi e regolamenti in materia di energia rinnovabile e contratti di lungo termine. La buona notizia è che la tendenza normativa va verso un sostegno crescente ai PPA, riconoscendoli come strumenti utili per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità nazionale ed europea.
PPA fotovoltaico e contratti per le energie rinnovabili
Nel contesto delle energie rinnovabili, si parla spesso di PPA fotovoltaico per indicare un PPA finalizzato all’acquisto di energia da un impianto solare. In realtà, i PPA possono riguardare varie fonti rinnovabili (solare, eolico, idroelettrico, biomasse), ma il fotovoltaico è particolarmente adatto a questo modello per diversi motivi: costi di generazione in forte discesa, prevedibilità della produzione solare su base annuale, e diffusione di progetti di grandi dimensioni. Per un’azienda interessata a rifornirsi di energia verde, un PPA fotovoltaico rappresenta un modo per acquistare elettricità prodotta dal sole, contribuendo ai propri obiettivi di sostenibilità e spesso ottenendo un prezzo competitivo.
PPA rinnovabili: on-site e off-site.
PPA on-site
Un PPA on-site (in loco) avviene quando l’impianto rinnovabile è installato direttamente presso il sito dell’azienda consumatrice (ad esempio pannelli fotovoltaici sul tetto o sul terreno dello stabilimento) e l’energia viene consumata direttamente sul posto. In questo caso, l’azienda sigla un PPA con il fornitore/produttore che installa e gestisce l’impianto nel suo sito, pagando un prezzo concordato per l’energia autoprodotta.
PPA off-site
Un PPA off-site, invece, si ha quando l’impianto si trova altrove (ad esempio un parco fotovoltaico in un’altra regione) e l’energia viaggia attraverso la rete fino all’azienda.
La maggior parte dei Corporate PPA stipulati attualmente sono off-site, cioè l’azienda compra energia da un impianto remoto dedicato. Il caso off-site richiede necessariamente il coinvolgimento del gestore di rete e di un trader come intermediario, come visto in precedenza.
Un elemento cruciale è che i PPA per impianti rinnovabili hanno permesso negli ultimi anni lo sviluppo di molti progetti in “market parity”, ovvero senza incentivi pubblici.
In assenza di un contratto a lungo termine, investire in un grande impianto fotovoltaico comporta rischi elevati legati ai prezzi di mercato dell’energia: il produttore non sa a che prezzo venderà l’elettricità in futuro.
Con un PPA, invece, il produttore ha un prezzo garantito dall’azienda acquirente e può quindi costruire l’impianto senza bisogno di sussidi statali, rendendo il progetto finanziabile (bancabile).
Questo modello sta trainando la crescita delle rinnovabili: molti nuovi parchi solari ed eolici vengono realizzati grazie a contratti PPA con aziende, anziché tramite i tradizionali schemi incentivati statali.
Dal punto di vista dell’azienda acquirente, scegliere un PPA fotovoltaico significa anche impegnarsi a supportare la produzione di energia pulita.
Spesso l’azienda ottiene il diritto di comunicare pubblicamente la partnership, mostrando di aver contribuito alla costruzione di un impianto rinnovabile da X megawatt e di alimentare le proprie attività con energia 100% verde.
Questo ha un valore di responsabilità sociale d’impresa (CSR) non trascurabile. Inoltre, sul piano operativo, l’energia fotovoltaica ha profili di produzione diurna che possono coincidere abbastanza bene con i consumi di molte aziende (ad esempio durante l’orario lavorativo degli uffici o impianti industriali diurni), riducendo la necessità di prelievi notturni dalla rete a prezzo di mercato.
In conclusione su questo punto, i PPA nel settore fotovoltaico e rinnovabile offrono benefici sia economici che ambientali: prezzo dell’energia competitivo e stabile per l’azienda, copertura del rischio per il produttore e crescita della generazione verde nel sistema elettrico.
È un circolo virtuoso in cui le aziende diventano protagoniste attive della transizione energetica finanziando nuovi impianti puliti tramite i propri contratti di acquisto.
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Virtual PPA (PPA virtuale): caratteristiche e differenze
Oltre ai PPA fisici tradizionali, esiste una forma di accordo nota come Virtual PPA (in italiano talvolta chiamato PPA virtuale). Questo tipo di contratto presenta alcune differenze chiave rispetto a un PPA classico, pur perseguendo obiettivi simili. Ecco le caratteristiche principali del Virtual PPA e come differisce da un PPA fisico:
- Contratto finanziario senza consegna fisica di energia: In un Virtual PPA non c’è la fornitura fisica diretta di elettricità dall’impianto all’azienda acquirente. L’energia prodotta dal generatore viene comunque immessa in rete e venduta sul mercato elettrico al prezzo di mercato corrente. L’azienda acquirente continua a comprare la sua energia dal proprio fornitore usuale o dal mercato, come farebbe normalmente. Il PPA virtuale è infatti un accordo finanziario tra azienda e produttore: le due parti si scambiano denaro in base al prezzo convenuto nel PPA e al prezzo di mercato, senza scambio fisico diretto di elettricità tra loro.
- Meccanismo di “contratto per differenza” sul prezzo dell’energia: Tecnicamente il Virtual PPA funziona come un contract for difference. Le parti concordano un prezzo fisso denominato “strike price” per l’energia. Se in un dato periodo il prezzo medio di mercato dell’energia è superiore allo strike price, il produttore paga la differenza all’azienda acquirente (l’azienda in pratica ottiene un rimborso, beneficiando del fatto che il mercato è alto e quindi guadagna la differenza). Al contrario, se il prezzo di mercato è inferiore al prezzo fisso pattuito, è l’azienda acquirente che paga la differenza al produttore. In questo modo, alla fine entrambi realizzano l’equivalente di uno scambio di energia a prezzo fisso: l’azienda paga in totale come se avesse comprato al prezzo fisso, il produttore incassa come se avesse venduto al prezzo fisso, indipendentemente dalle oscillazioni di mercato.
- Flessibilità per aziende multisito e semplificazione contrattuale: Un vantaggio del Virtual PPA è che non richiede modifiche nei contratti di fornitura fisica esistenti dell’azienda. L’azienda può mantenere il proprio fornitore elettrico locale per ogni stabilimento o sede, e stipulare un Virtual PPA separatamente per coprire (in termini finanziari) un certo volume di consumo con energia rinnovabile. Questo è ideale per imprese con molti siti produttivi o uffici in diverse aree geografiche: invece di fare un complesso accordo di fornitura fisica per ciascun punto di prelievo, possono fare un unico accordo virtuale centralizzato. È anche più semplice quando l’azienda opera in paesi dove la normativa non permette il trasferimento diretto di energia da un produttore terzo – il contratto finanziario aggira questo ostacolo normativo.
- Stabilità dei costi energetici simile a un PPA fisico: Dal punto di vista economico, un PPA virtuale offre all’azienda lo stesso risultato di stabilizzazione dei costi di un PPA fisico. L’azienda, attraverso il meccanismo finanziario, di fatto fissa il prezzo per una quota della propria fornitura energetica. Se i prezzi di mercato salgono, riceve compensazioni che bilanciano i costi più alti pagati al proprio fornitore fisico; se scendono, paga la differenza ma comunque beneficia dei prezzi bassi sul mercato per il resto dei consumi non coperti dal PPA. Inoltre, anche col Virtual PPA l’azienda ottiene le Garanzie d’Origine dell’energia rinnovabile associata al contratto, potendo così rivendicare l’utilizzo di energia verde. In sintesi, il Virtual PPA offre copertura finanziaria e crediti di sostenibilità, pur senza occuparsi direttamente della consegna dell’elettricità.
In definitiva, la scelta tra PPA fisico e Virtual PPA dipende dalle circostanze: se è possibile consumare fisicamente l’energia da uno specifico impianto e si vuole una relazione più “diretta”, si opta per un PPA fisico; se invece l’azienda ha esigenze logistiche particolari o opera in mercati regolati, il PPA virtuale può essere la soluzione più pratica.
In entrambi i casi, l’azienda ottiene energia rinnovabile a lungo termine e un costo stabilizzato, contribuendo ai propri obiettivi economici e ambientali.